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I sette esercizi di respirazione.

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ESERCIZIO PRELIMINARE DI RILASSAMENTO E CONCENTRAZIONE

Prendete innanzitutto un atteggiamento comodo, seduti su una sedia, con la schiena alla luce. Sedetevi in fondo alla sedia, ma senza appoggiarsi allo schienale, ed in maniera che i vostri piedi riposino completamente sul pavimento; le cosce sono orizzontali e parallele. Mantenete la colonna vertebrale dritta, le spalle che ricadono naturalmente un po' all'indietro; il petto, leggermente bombato, conserverà la sua posizione durante tutto l'esercizio, senza mai abbassarsi; l'addome in dentro; gli occhi aperti, lo sguardo abbassato verso la punta del naso. Le braccia scendono lungo il corpo, posate le mani sulle cosce, i pollici in dentro; le dita aperte, stese, formano con il pollice la lettera V; anche i piedi formano una V tra essi, i calcagni non si toccano; il piede sinistro è leggermente più in avanti del destro. Tutta la postura è perfettamente dritta, senza alcuna rigidità.

Inspirate con le narici, rapidamente, profondamente, ed espirate, sempre con le narici, come se esaliate un grosso sospiro; inspirate immediatamente nella stessa maniera, espirate, inspirate, ecc..., sei o sette volte di seguito, in maniera da aerare i vostri polmoni a fondo, e terminate con una lunghissima espirazione.

Durante questa lunghissima espirazione, procedete al rilassamento completo del corpo e del cervello. Passate tutto il vostro corpo in rassegna e riportate con la volontà tutte le tensioni nervose dalle estremità verso il centro di gravità, che è il cuore.

Portate prima tutta la vostra attenzione sull'estremità del piede destro; poi risalite con il pensiero lungo il piede, la gamba, la coscia, fin dentro il tronco. (Quando siete senza fiato, inspirate rapidamente e continuate il rilassamento esalando sempre lentamente). Rilassate nella stessa maniera il braccio destro, risalendo con il pensiero progressivamente dalla punta delle dita fino alla spalla. In seguito, nel cervello, tagliate corto a qualsiasi idea, a qualsiasi preoccupazione, qualsiasi problema, cessate di pensare. Rilassate il viso, gli occhi, la mascella, le labbra, la gola, la nuca, la lingua, che deve riposare completamente distesa nella cavità della mascella, la sua punta appoggiata agli incisivi inferiori; le labbra chiuse, ma non strette, i denti separati, il mento in dentro; la fisionomia esprime uno stato di completa indipendenza. Ritirate ancora dalla mano sinistra, poi dal piede sinistro, nella stessa maniera che a destra, tutte le tensioni nervose dalle estremità verso il centro. Rilassate per finire tutte le viscere e concentrate tutta l'attenzione sul cuore, sede dell'Individualità, siate coscienti di una sola cosa: IO SONO. Arrestate tutto. Un momento di silenzio perfetto, poi inspirate di nuovo come al solito.

Con un po' di allenamento, si potrà procedere al rilassamento e concentrazione completi in una sola espirazione, ed anche, se necessario, in altre posture (in piedi, distesi sulla schiena, seduti all'orientale, in ginocchio).

Bisogna assolutamente che il petto sia rialzato, per aumentare la capacità della gabbia toracica nella quale i polmoni agiscono e si muovono. Più i nostri muscoli pettorali sono forti, più la nostra dinamo è potente, più i nostri polmoni possono captare delle cariche elementari ed elementi atomici (Ga-Llama), che sono attirati nella pleura, e qui, convertiti chimicamente, sono versati nel sangue arterioso del quale finiscono la purificazione e correggono l'equilibrio dei globuli rossi e bianchi, da cui dipende il campo magnetico sanguigno. I globuli trasportano questi corpi chimici nuovi e li distribuiscono nei gangli del sistema nervoso (accumulatori), dove saranno nuovamente trasformati, in seguito saranno riportati di nuovo alla pleura per una nuova carica; convertiti ancora una volta, andranno ad alimentare le ghiandole. I diversi sistemi ghiandolari, rilavorando questi corpi, li raffinano, li metamorfizzano, li dividono, li combinano con le vitamine ottenute dalla digestione, allo scopo di creare nuove formazioni (ormoni). Queste secrezioni "interne" sono assorbite dal sangue. Gli scarti ritornano al sangue venoso per essere eliminati con l'espirazione, mentre le secrezioni "esterne", le più volatili, dalle ghiandole penetrano per osmosi attraverso i tessuti cellulari fino alla pleura, dove, riossigenati, esse si trasformano in eteri organici destinati ad alimentare la materia grigia del cervello. Questa, stimolata dall'apporto eterico, emette delle onde elettromagnetiche che rianimano le cellule cerebrali e vanno a svegliare nel cervello delle intelligenze finora inattive.

PRIMO ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE RITMICA

Sedetevi su una sedia e prendete esattamente l'atteggiamento descritto nell'Esercizio preliminare di Rilassamento e Concentrazione. Giratevi con la schiena alla luce. Piazzate all'altezza dell'occhio, alla distanza di un metro e mezzo o due metri, un oggetto scuro che non suggerisce alcuna idea, come per esempio un cerchio di carta nero della grandezza di una moneta da un euro, su un fondo chiaro, ma non abbagliante. Posate il vostro sguardo su questo cerchio, non muovete più lo sguardo, ma non fissatelo (i muscoli degli occhi devono essere ben rilassati) e non sbattete le palpebre.

Una volta presa questa posizione, mettetevi in stato di rilassamento e concentrazione, espellete dai vostri polmoni tutta l'aria che potete espellere tranquillamente, senza sforzo. Inspirate adesso con le narici, piano, a fondo, con un ritmo preciso, durante sette pulsazioni del cuore (circa sette secondi). Riempite innanzitutto la parte alta dei polmoni ritirando il diaframma, poi il resto dei polmoni abbassandolo un po'. Trattenete il vostro respiro per una pulsazione. Seguite lo stesso ritmo di sette pulsazioni durante l'espirazione, vuotando innanzitutto la parte bassa, poi la parte alta dei polmoni, senza lasciare che il petto si abbassi. (Inspirate ed espirate sempre con le narici). Trattenete il respiro per una pulsazione, inspirate di nuovo durante sette pulsazioni e cosi via. Controllate il diaframma ed i muscoli polmonari, in maniera che non ci sia ne arresto, né scatti, né precipitazione. Tutta la respirazione deve presentare l'elasticità ondulata di una pacifica marea salente e scendente.

Mentre inalate il soffio vitale, con lo sguardo incessantemente diretto verso il cerchio nero, concentrate la vostra mente sul Respiro stesso, sul Ga-Llama, il principio vitale concentratore; seguitene mentalmente il flusso che penetra nelle vostre narici, scende nella trachea, si espande nei polmoni e quando espirate seguitene il reflusso in senso inverso.

Fate questo esercizio durante tre minuti al massimo, il che porta a dodici respirazioni complete; ma, in generale, sette respirazioni sono sufficienti. Se durante l'esercizio, la concentrazione si indebolisce e delle idee strane attraversano o sfiorano la vostra mente, è preferibile interrompere l'esercizio e ricominciare il rilassamento. Se non riuscite a mantenere la concentrazione, cessate l'esercizio ritmico per il momento, per poi riprendetelo semmai più tardi.

Dovete abituarvi gradualmente a respirare su questo ritmo di 7, 1, 7, 1. Se all'inizio i 7 tempi vi stancano, inspirate ed espirate solamente durante 4 o 5 pulsazioni, mantenete ed arrestate per una pulsazione, fino a quando i polmoni sono allenati. Per non essere obbligati di contare i tempi, cantate mentalmente la gamma di do maggiore, ascendente durante l'inspirazione, discendente durante l'espirazione.

Mentre respirate, siate coscienti che il respiro è l'agente vitale per eccellenza e che la respirazione cosciente ha come obiettivo di arricchire indefinitamente la vostra coscienza individuale. Facendo l'esercizio da soli, senza concentrazione, otterrete solamente un effetto superficiale; d'altra parte, la concentrazione senza esercizio respiratorio non procura nessun risultato duraturo.

Fate questo Primo Esercizio Ritmico una volta al giorno, preferibilmente al mattino a digiuno, e mai meno di una mezz'ora dopo un pasto.

Dato che viviamo nel mondo obiettivo dei fenomeni, di cui possiamo prendere conoscenza solamente attraverso i sensi, è giusto che esercitiamo i poteri di questi sensi fino al loro massimo rendimento utile. L'uomo ha dodici sensi: la vista, l'udito, l'odorato, il gusto, il tatto, il sentimento, l'intuizione, la trasmissione di idee, la telepatia, il discernimento spirituale, la chiaroveggenza e la realizzazione.

Il Primo Esercizio Ritmico è destinato a sviluppare e perfezionare il senso della vista e quello della chiaroveggenza, che gli è apparentato sul piano mentale. In tale maniera imparerete presto a distinguere la verità dalla bugia, la luce dall'oscurità, la ricchezza dalla miseria.
Video-1°esercizio

SECONDO ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE RITMICA

Tenetevi in piedi, le braccia che pendono di lato naturalmente, la testa dritta, il mento in dentro, con un'espressione di indipendenza, lo sguardo diretto orizzontalmente verso un oggetto scuro fissato all'altezza degli occhi, a circa due metri di distanza (lo stesso cerchio nero del Primo Esercizio). Il corpo, benché dritto, è completamente rilassato. La colonna vertebrale, che richiude il midollo spinale, il cui canale centrale è la sede dello stato d'animo, resta fermo e dritto. Il peso del corpo riposa sulla pianta dei piedi, non sui calcagni. Le gambe non devono essere tese; le ginocchia restano molto leggermente incurvate durante tutto l'esercizio. Una durezza nelle gambe si trasmetterebbe a tutta la postura e provocherebbe in particolare dei problemi nelle viscere addominali.

In questa posizione, procedete innanzitutto all'Esercizio preliminare di Rilassamento e Concentrazione. Trattenete il respiro qualche istante, poi respirate ritmicamente, seguendo lo stesso ritmo di 7 pulsazioni per l'inspirazione, di una per la ritenzione, 7 per l'espirazione e una per l'arresto. Durante l'inspirazione, elevatevi gradualmente sulla punta dei piedi, fino a quando il peso del corpo riposi solamente sugli alluci; fate bene attenzione a non irrigidire le ginocchia. Nello stesso tempo, chiudete i pugni e stringeteli progressivamente con tutta la vostra forza, tenete presente che a parte le mani nessun muscolo del corpo deve essere teso. Controllate la mascella; mantenete sul viso un'espressione serena. Durante l'espirazione, ridiscendete alla posizione iniziale, senza lasciarvi cadere sulle calcagna; questi toccano il pavimento, ma non sorreggono nessun peso. Nello stesso tempo, aprite i pugni e rilassate completamente le mani.

Questo esercizio deve durare tre minuti al massimo. Per quello che riguarda la concentrazione, vale lo stesso suggerimento che per il Primo Esercizio. Si può fare il Secondo Esercizio Ritmico due volte al giorno, preferibilmente mattino e sera, mai dopo un pranzo. D'altra parte, si possono fare il Primo ed il Secondo l'uno al seguito dell'altro, a condizione di avere praticato il Primo durante almeno quindici giorni di seguito e di essere sufficientemente allenati per tenere le respirazioni di sette in sette secondi (pulsazioni).

Si può fare anche questo esercizio camminando, contando i passi. Fate bene attenzione a camminare sulla pianta dei piedi, non sulle calcagna, con una camminata sciolta e comoda. Portate lo sguardo orizzontalmente e non lasciatevi distrarre. Se il ritmo di sette passi vi lascia senza respiro all'inizio, allenatevi dapprima contando solo quattro o cinque passi.

Il Secondo Esercizio Ritmico, ha come principale obiettivo di sviluppare il senso dell'udito e il discernimento spirituale, ma nello stesso tempo normalizza la circolazione e la ripartizione dell'attività nervosa nelle gambe,.

TERZO ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE RITMICA

Sedetevi su una sedia, dando la schiena alla luce, come per il Primo Esercizio Ritmico. Fate sempre attenzione a che il vostro atteggiamento esprime la risoluzione, che i vostri denti non si toccano, che la lingua riposa rilassata nella cavità della mascella. Questo contribuisce a rendere più forte la laringe e voi noterete dopo qualche tempo che la vostra voce diventa più chiara e melodiosa.

A distanza di un piede in avanti della punta dei vostri piedi, cioè il più vicino possibile che potete vedere in questa posizione quando abbassate lo sguardo senza abbassare la testa, posate un piccolo oggetto scuro, come uno spicciolo pochissimo o per niente brillante o il vostro cerchio nero. Dirigete il vostro sguardo verso questo oggetto, ma non fissate; gli occhi devono essere a riposo. Completamente rilassati, solo la colonna vertebrale resta ferma e dritta.

Cominciate con l'Esercizio preliminare di Rilassamento e Concentrazione. Poi inspirate lentamente e profondamente durante sette pulsazioni, concentrando il vostro pensiero su questa espressione faro: "RESPIRO è vita", di cui voi accentuate mentalmente il primo termine. Durante l'inspirazione, inclinate progressivamente il busto in avanti, tutto d'un pezzo, senza perdere di vista l'oggetto scuro a terra. Questo movimento del busto si produce solo nei fianchi, come una cerniera, la schiena non deve incurvarsi e la testa mantiene la sua posizione rispetto al busto. Inclinatevi in avanti fino a toccare, se possibile, le cosce con le false coste.

Durante i quattro, cinque, o fino a sette secondi di sospensione del respiro, restate inclinati in avanti e ripetete mentalmente: "Respiro E' vita". Durante i sette tempi dell'espirazione ritmica, ritornate lentamente alla posizione iniziale, senza perdere di vista l'oggetto posto a terra e ripetendovi mentalmente la parola faro: "Respiro è VITA".

Il Terzo Esercizio Ritmico può essere fatto fino a tre volte al giorno, mai più di tre minuti di seguito. In generale, una volta è largamente sufficiente. Questo esercizio, che fortifica la concentrazione mentale e sviluppa la memoria, grazie alla compressione del respiro nella regione superiore dei polmoni, è molto indicato prima di un lavoro cerebrale. Esso ha inoltre lo scopo di sviluppare il bulbo e il nervo olfattivi, di conseguenza aguzza il senso dell'odorato (orientamento, fiuto) e della realizzazione.

VARIANTE. ---- Invece di posare lo sguardo sull'oggetto scuro a terra, dirigetelo all'inizio dell'esercizio verso la punta del naso, tuttavia senza rendervi strabici. Durante l'inspirazione, si accompagna la corrente ascendente dell'emanazione lungo il midollo spinale, sollevando lo sguardo progressivamente verso il mezzo della fronte, per riportarlo durante l'espirazione verso la punta del naso. Questo movimento degli occhi deve essere assolutamente continuo, senza nessuno scatto né tensione nelle orbite. Esso accompagna e sostiene lo scambio tra il cuore, sede dell'Individualismo e delle sue Emanazioni, e l'epifisi (ghiandola pineale), sede dello stato mentale, tramite il canale midollare, sede dello stato d'animo.

QUARTO ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE RITMICA

L'esercizio seguente può essere fatto quattro volte al giorno, con il viso verso il sole; il mattino, in direzione dell'oriente; a mezzogiorno in direzione del sud; la sera in direzione ovest; la notte in direzione nord.

Mettetevi in piedi, come per il Secondo Esercizio. Cominciate con l'Esercizio Preliminare e mettetevi in stato di rilassamento e di concentrazione. Inspirate alzando il braccio destro steso di lato e fatelo girare davanti al vostro corpo con un movimento giratorio continuo; una rotazione per ogni pulsazione del cuore. Fategli descrivere 6 (o 7) rotazioni inspirando, e ancora 6 (o 7) rotazioni espirando. Dopo la dodicesima (o la quattordicesima) rotazione, fate ancora un mezzo giro inspirando, arrestate il braccio in alto, trattenete il vostro respiro, chiudete il pugno molto solidamente e, sempre trattenendo il respiro, in una rapida flessione del torso in avanti, colpite il pavimento con il pugno, con tutto il peso del corpo senza piegare le ginocchia, raddrizzatevi prontamente e, solamente allora, espirate tranquillamente lasciando ricadere il braccio con una mezza rotazione all'indietro, oscillando come un pendolo.

Appena terminato l'esercizio con il braccio destro, inspirate di nuovo profondamente, poi fate esattamente la stessa cosa con il braccio sinistro, salendo sempre all'infuori e scendendo davanti al corpo. In generale, si ripete il tutto una seconda, poi una terza volta, alternando sempre, prima a destra, poi a sinistra.

Fate bene attenzione che il braccio deve salire di lato, né in avanti né all'indietro, con il palmo della mano diretto all'indietro, fino a quando una rotazione automatica del polso lo riporti all'indietro, passare il più alto possibile e ridiscendere davanti al corpo, il palmo diretto verso il corpo. La mano resta aperta e distesa e descrive un vero cerchio. Questo movimento del braccio è completamente rilassato, non deve esserci nessuno sforzo né alcuna tensione nel braccio e la rotazione deve operarsi come un cuscinetto nell'articolazione della spalla, come se questo braccio girasse automaticamente e non vi appartenesse più.

Ricordatevi che la flessione viene fatta unicamente nei fianchi; non arrotondate la schiena, ma lanciate il busto in avanti in maniera decisa, tenete le gambe tese, senza irrigidire completamente le ginocchia. Se, all'inizio, non riuscite a colpire il pavimento con il pugno, piegatevi semplicemente il più basso possibile.

Possiamo fare il Quarto Esercizio Ritmico dopo cena, poiché facilità la digestione, grazie alla sua azione sul gran simpatico. Ma non è questo il principale scopo: questo esercizio fortifica la volontà e sviluppa il senso del gusto e la telepatia, che corrisponde al gusto sul piano psichico. L'orientamento del corpo verso i punti cardinali, la rotazione del braccio e la respirazione ritmica, combinati, stabiliscono il collegamento con il campo elettromagnetico terrestre e solare, contribuendo ad armonizzare l'individuo con le leggi universali.

QUINTO ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE RITMICA

Tenetevi in piedi, con la schiena girata alla luce, lo sguardo che riposa sul cerchio nero all'altezza dell'occhio, come nel Secondo Esercizio. In questa posizione, fate l'Esercizio Preliminare di Rilassamento e Concentrazione. Poi lanciate le braccia orizzontalmente in avanti, con la forza della volontà, che è il pensiero di: "Cosi sia!". Ma le braccia sono distese, le mani pendenti, penzolanti. Tutto il corpo è rilassato, solo la colonna vertebrale resta ferma e dritta. Nello stesso tempo, inspirate ritmicamente per sette pulsazioni e tendete i muscoli delle braccia, senza tuttavia contrarli. La tensione va solo dalla spalla al polso, le mani restano molli. Trattenete il respiro, le braccia tese, durante tre o quattro pulsazioni, e, durante i sette tempi dell'espirazione, rilasciate gradualmente i muscoli, con il potere mentale, senza muovere le braccia. Arrestate il respiro tre o quattro tempi, e ricominciate la stessa cosa ancora due volte. Tre inspirazioni, tre espirazioni. Alla quarta inspirazione, portate le braccia orizzontalmente di lato, anche molto leggermente all'indietro, e continuate a tenderle e rilasciarle alternativamente con l'inspirazione e l'espirazione, le mani restano sempre molli. Tre inspirazioni, tre espirazioni. Alla settima inspirazione, riportate le braccia tese in avanti, girando le mani, sempre rilasciate, in maniera da opporre le palme l'una all'altra, le dita sono di fronte, senza toccarsi. Trattenete il respiro tre o quattro tempi, poi espirando, lasciate le braccia ricadere da sole, penzolanti

Possiamo fare il Quinto Esercizio Ritmico fino a tre volte al giorno, ma non di più (in generale, una volta è sufficiente), e non estendetelo aldilà di sette respirazioni. L'effetto è molto potente e se si esagera ci si potrebbe bruciare le dita.

Il principale effetto di questo esercizio è di distribuire il fluido nervoso nelle estremità, per equilibrare le condizioni elettriche nel corpo e risvegliare dei centri ancora inattivi. Facendo cosi, affina il senso del tatto e sviluppa la trasmissione delle idee. Inoltre, si raccomanda di farlo prima di un lavoro che richiede la precisione delle dita, la finezza del tatto o, in una parola, la destrezza.

SESTO ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE RITMICA

Un esercizio per il quale ognuno deve imparare a piegare le ginocchia. Il principale scopo del Sesto Esercizio Ritmico è di estendere i circuiti del campo magnetico, allo scopo di risvegliare l'attività del midollo spinale, tramite il quale si muove lo stato d'animo, di allargare quindi il dominio del pensiero, di imparare a ragionare più logicamente ed a percepire con il senso del sentimento il meccanismo interno del nostro essere, di far fiorire in noi, grazie alla vibrazione delle cellule cerebrali, uno stato di coscienza e di realizzazione che siamo un tutt'uno con Dio e con il Dio della Natura.

Inginocchiatevi dietro una sedia, piegando le due ginocchia nello stesso tempo; non lasciatevi cadere sulle ginocchia, fatelo graziosamente, come d'altronde tutto il resto in questi esercizi. Piazzatevi a circa due piedi di distanza dalla sedia, in maniera da poter prendere appoggio tenendo i montanti dello schienale, uno in ogni mano. Le mani, come tutto il corpo, sono perfettamente rilassate, la colonna vertebrale resta ferma e dritta, lo sguardo diretto orizzontalmente verso il cerchio nero o abbassato verso la punta del naso. Dopo avere fatto l'Esercizio Preliminare di Rilassamento e Concentrazione, inspirate pienamente e profondamente nello stesso tempo, stringete fortemente i montanti della sedia. Inspirate per il maggior tempo possibile senza sforzo, ripetendovi mentalmente queste parole: "Non andare via da qui senza avermi prima benedetto!" Trattenete il respiro il più possibile e ripetetevi continuamente queste parole: "Non andare via da qui --- senza avermi prima benedetto!", stringendo sempre di più le mani, ma senza contrarre nessun altro muscolo, come se tutto il peso del corpo si portasse nelle mani. Il corpo, si rilassa sempre di più e si alleggerisce. Il pensiero risuona all'interno e s'inabissa nelle profondità dell'essere. L'essere interno vibra, trepida.

Poi espirando durante sette pulsazioni, rilassate progressivamente le mani. Ricominciate fino a coprire tre minuti al massimo.

Si può fare il Sesto Esercizio Ritmico due volte al giorno, tra l'altro la sera prima di andare a letto. In mancanza di una sedia appropriata, si possono semplicemente portare le braccia in avanti, senza tenderle, le mani all'altezza del petto, e stringere saldamente i pugni come nel Secondo Esercizio o meglio, stringere un pezzo di legno rotondo.

Non allarmatevi se una sensazione di calore vi nasce nella regione dell'ombelico e si eleva lungo la colonna vertebrale fino all'epifisi e si spande fino alle estremità del corpo. Questo calore particolare è causato dalla generazione di fluido elettrico nei gangli nervosi, e questa freschezza che voi percepite intorno a voi è dovuta agli effluvi magnetici che emanano dal più profondo dell'essere.

Questo Sesto Esercizio Ritmico, fortifica la fiducia in se e nello stesso tempo tranquillizza la mentalità e mette la ragione sotto il controllo dell'Infinita Intelligenza, che ha Sede nel cuore. Questo esercizio è molto efficace. Abbiate cura di non oltrepassare mai la misura. Qualsiasi esagerazione è nociva e si oppone allo sviluppo armonioso dell'individuo. La vostra intelligenza si aprirà; voi capirete delle cose di cui non avete finora neanche ipotizzato l'esistenza e capirete perché " IO SONO è la Luce del mondo".

Abbiamo già visto fino ad ora sei esercizi ritmici, che siamo invitati a praticare coscienziosamente, facendo ogni giorno almeno uno di essi. Dopo esserci allenati sistematicamente, come detto nell'introduzione facendo durante una settimana il Primo Esercizio, una settimana il Secondo, una settimana il Terzo, conosceremo i loro effetti e potremo impiegarli a buon fine, con maggiore varietà, prendendo una volta uno, una volta l'altro, talvolta i due, tre o quattro volte in un giorno, seguendo le istruzioni date. Ricordatevi ciononostante che non bisogna mai fare consecutivamente numerosi Esercizi di Respirazione Ritmica, al massimo se ne possono fare due di seguito, avendo cura di accoppiare degli esercizi in maniera diversa, come per esempio, il I° ed il II°, il I° ed il IV°, il II° ed il III°, il V° ed il VI°, ecc. La ragione è che i numeri dispari hanno un effetto stimolante, mentre i numeri pari hanno un effetto calmante. E' per questo che si preferisce prendere il I°, il III°, il V° ed il VII° al mattino, mentre il II°, il IV° ed il VI° sono meravigliosi prima di andare a riposarsi.

Come in qualsiasi altro studio, cominciamo dall'inizio, cioè con il Primo Esercizio, e, innanzitutto, con gli esercizi dati nell'Introduzione. Anche se voi avete già praticato degli esercizi respiratori, in una maniera o in un'altra, non credete che per questo siete già più pronti e non cominciate con il Settimo Esercizio prima di avere debitamente esercitato i primi sei.

SETTIMO ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE RITMICA

Prendete una bacinella o un secchio a fondo piatto abbastanza largo da poterci stendere le due mani senza che si tocchino. Versateci dell'acqua fredda, non ghiacciata, ed in maniera che l'acqua arrivi all'osso del polso, senza ricoprirlo interamente. Nel mezzo, tra le due mani, piazzate una moneta di rame o un bottone scuro. Stendete le vostre mani nel fondo della bacinella, le dita allargate; mantenete il corpo dritto, e se dovete inclinarvi un po', non curvate la colonna vertebrale. Mantenete quindi il petto aperto. Posate il vostro sguardo sull'oggetto scuro e, in questa posizione, fate il vostro Esercizio Preliminare di Rilassamento e Concentrazione. In seguito inspirate profondamente con le narici per sette pulsazioni, trattenete il respiro tre o quattro tempi, poi appuntite le labbra, la lingua che resta piatta nella bocca, come se doveste fischiare. Fischiate, se volete. Espirate il più a lungo possibile con la bocca, fischiando, vuotate i vostri polmoni completamente, poi inspirate di nuovo con le narici e reiterate per tre minuti. In tutto questo, restate completamente rilassati, lo sguardo posato sul punto scuro, e osservate nel vostro profondo interno l'involuzione e l'evoluzione del Respiro.

Dopo esservi asciugati le mani, sfregate in cerchio il palmo e poi il dorso della sinistra con la destra, poi il dorso della destra con la sinistra, girando sempre all'interno. Fatelo fino a provare una sensazione dolce e vellutata all'epidermide.

E' interessante risciacquarsi il naso in seguito aspirando un po' di acqua salata, che espelliamo dalle narici o sputando.

Fate il Settimo Esercizio una sola volta al giorno, il mattino alzandovi, prima di fare colazione. Proverete un dolce calore nel sistema nervoso che, salendo lungo il midollo spinale, verrà ad accarezzarvi gradevolmente la ghiandola pineale, e il vostro stato mentale sarà più chiaro, più lucido.

Lo Spirito dell'uomo, Emanazione dell'Individualità che ha sede nel suo cuore, si manifesta grazie al Respiro che agisce nei polmoni; tramite l'attività del midollo spinale, la vita dell'anima si fa conoscere ai sensi, in collegamento con la concentrazione mentale alla ghiandola pineale, agendo tramite la memoria.

L'intuizione è il senso tramite il quale percepiamo spiritualmente un richiamo, un ordine, una direttiva... Allora: " Ascolta... e sappi... che Dio sono Io". E ricordiamoci che: "colui che sente le parole dell'IO e non le mette in pratica è simile ad un insensato che edifica la sua casa sulla sabbia"... Conoscete il seguito.

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