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Avesta, esercizi armonici di riscaldamento.



La gamma delle vocali :

a ---- come in stalla
ê ---- come in bello
é ---- come in metro
i ----- come in stilla
u ---- ü lombardo e piemontese
ou --- come in muta
eu --- suono intermedio tra e chiuso (metro) e o chiuso (molto)
o ---- come in molto

le vocali nelle quattro lingue.

Esercizi armonici, di riscaldamento, combinati con l'intonazione di vocali.

I. ---- IN POSIZIONE SEDUTA, mani naturalmente appoggiate sulle cosce; la colonna vertebrale è mantenuta ben dritta, ma senza risultare rigida; spalle cadenti in modo naturale. I piedi completamente appoggiati al suolo, non devono toccarsi. Totale rilassamento di tutte le parti del corpo, tenere sotto controllo l'espressione del viso.
Intonazione della serie di vocali
a -- ê -- é -- i -- u -- ou -- eu -- o -- mm
Pronunciare l'ultima vocale o, facendola seguire dalla consonante m, prolungata tenendo la bocca chiusa al fine di prolungare la vibrazione sonora all'interno e per raggiungere così il centro cerebrale e nervoso.

Queste vocali saranno intonate tenendo conto dei punti enunciati come segue:

a) Le vocali sono intonate successivamente sulla prima nota della gamma -- do --, poi sulla seconda -- re --, e così di seguito, e ciascuna delle vocali mantenuta per l'intera durata del soffio.
Esempio :
a, su -- do - per un'intera espirazione
ê, su -- do - per un'intera espirazione
é, su -- do - per un'intera espirazione
e così di seguito, per tutte le altre vocali.

b) La serie completa delle vocali è intonata in un unico soffio su ciascuna nota della gamma.
Esempio :
a -- ê -- é -- i -- u-- ou -- eu -- o -- mm
sulla nota -- do --; in seguito tutte le medesime vocali sulla nota -- ré --; e così di seguito per l'intera gamma, non riprendendo mai fiato durante l'emissione delle vocali.

c) Ciascuna vocale è intonata su ciascuna delle note della gamma ascendente (e discendente, a discrezione).
Esempio :
a, sulla nota -- do
a, sulla nota -- re
a, sulla nota -- mi, ecc...
Poi ê, su -- do
ê, su -- re
ê, su -- mi, ecc...
quindi per tutte le vocali, ciascuna è stata emessa per l'intera durata di un'espirazione.

d) La medesima vocale è mantenuta per tutta la durata della gamma ascendente (e discendente, a discrezione) in un unico soffio.
Esempio :
a, su -- do -- re -- mi -- fa -- sol -- la -- si -- do.
(a --- serve dunque a percorrere l'intera gamma senza riprendere fiato).

e) Ciascuna vocale è intonata e mantenuta sulla medesima nota, su un'intera espirazione.
Esempio :
a, su -- do
ê, su -- re
é, su -- mi, ecc...

f) La serie di vocali è intonata sulle note della gamma, in un'unica espirazione.
Esempio :
a -- ê -- é -- i -- u -- ou -- eu -- o -- mm
(su do -- re-- mi -- fa -- sol -- la -- si -- do)

Invece di intonare sempre la gamma, è possibile intonare l'accordo perfetto.

Allo stesso modo, è possibile cantare con la bocca chiusa, mantenendo differenti posizioni dei denti. Labbra aperte, incisivi uniti.
Labbra aperte, molari uniti.
Labbra serrate, i denti non si toccano.
La lingua, che dovrebbe essere costantemente mantenuta morbida, può comunque essere lasciata nella sua naturale posizione: la punta verso gli incisivi inferiori; o ancora con la punta arrotolata su se stessa, rivolta verso il palato. Tali differenti varianti consentono degli effetti di vibratori molto particolari che rappresentano degli autentici massaggi ghiandolari.

Quando si canticchia a bocca chiusa, può risultare utile seguire mentalmente l'enunciato delle vocali; l'effetto ottenuto sulle cellule cerebrali è notevole, e la "mimica", la formazione interna: posizione della lingua, del palato, dell'ugola, ecc..., si modifica a seconda della vocale "pensata".

Lo scopo del canticchiare a bocca chiusa consiste nel concentrare la vibrazione sonora all'interno e di condurla al cervello, quindi per finire al cuore. Pare che questo desiderio sia una richiesta eccessiva, impossibile... Solo quelli che sperimenteranno un completo rilassamento, il pensiero retto e sano, riusciranno finalmente ad avvertire l'armonia, la pace, incontreranno la luce alla quale questi esercizi conducono, che fornirà loro la prova del collegamento che si è creato all'interno del loro cervello e del loro cuore, trono del Pensiero. Ciascuno è in grado di raggiungere la conoscenza, attraverso la prova, della verità semplice e grandiosa che si cela dietro di essa.

Queste vibrazioni, che giungono ai centri cerebrali e al cuore, si conseguiranno attraverso l'intensità, l'assoluta nitidezza dell'"attacco" del suono, il naturale "vibrato" (non esageratamente forzato) delle corde vocali, e mediante la terminazione canticchiando dolcemente a bocca chiusa.

La vibrazione, che rappresenta la vita, il canto, l'armonia nell'universo e in tutto ciò che è stato creato, --- che rappresenta dunque, nel canto come noi lo intendiamo qui, la prospettiva dello sviluppo della coscienza, dello sviluppo dell'individualità, punto focale e a volte il più delicato degli esercizi di intonazione, del canto: è necessario accompagnare e dirigere a se la vibrazione prodotta grazie al suono.

Si consiglia, come metodo sviluppatore della voce nonché dal punto di vista della risonanza interna che tale esercizio allena, di fare talvolta precedere l'"attacco" del suono, al momento dell'intonazione delle vocali, da una consonante gutturale o labiale, dentale ecc..--- g --- b --- d, ecc...La volta del palato si trasforma allorché una consonante precedente, proietta in qualche modo la vocale; la gutturale -- g -- tra le altre fa sollevare il fondo della gola, solleva la volta del palato consentendo così un'emissione limpida e pura del suono, che parte su questa posizione degli organi vocali. La forma assunta dalla gola durante lo sbadiglio riveste particolare importanza, e si può utilizzare per i vocalizzi che si faranno quindi "a gola spiegata". Coloro che sperimenteranno tali metodi dalla disinvoltura testata, ne otterranno dei veri e propri "volteggi" della voce. La sinergica distensione di tutti i muscoli del viso, del collo, della nuca, delle spalle, la corretta impostazione del diaframma, tutto ciò faciliterà l'aspirazione e la proiezione del soffio, che diverrà suono, canto nitido e di infinita purezza. Esso non è che il cervello, il pensiero che si arricchisce meravigliosamente degli esercizi di canto semplici ma dal carattere scientifico, che sono stati illustrati qui; l'intero corpo ne riceverà grandi benefici. Le ghiandole pituitarie, tiroidee, ecc..., sono massaggiate, rivitalizzante, ed inoltre attraverso l'estensione e la relazione tutto l'organismo ne risulterà rinato, "accordato".

II. ---- POSIZIONE IN PIEDI. ---- Colonna vertebrale dritta, schiena arcuata, spalle perfettamente in posizione, corpo flessibile. Le serie di canto delle vocali indicate in seguito con le lettere
a, b, c, d, e, f,
saranno cantate in piedi con la flessione del busto, come indicato in seguito :
Posizionare le mani su ciascun lato del viso, inserire i pollici dietro alle orecchie, le mani fungono da campane, come si fa quando si desidera sentire con maggiore chiarezza. L'inspirazione del soffio avviene mediante il rapido ansimare (vedere capitolo preliminare) e per tutto il tempo occorre inclinare la parte superiore del corpo in avanti mediante la flessione della schiena, senza che né il dorso né la nuca abbandonino la propria posizione eretta. Le ginocchia non si devono piegare. Quando il corpo è in squadra, raddrizzare il busto lentamente, intonando le vocali secondo le modalità descritte in precedenza, a scelte.

III. ---- POSIZIONE IN GINOCCHIO. ---- Questo esercizio in posizione inginocchiata, il cui valore risulta di particolare importanza dal punto di vista della tensione e della forza della colonna vertebrale, e dal punto di vista della normalizzazione degli organi interni, aiuta quanto alla ripresa di posizione e volume adeguati e si esegue su ciascun ginocchio in modo alternato.
Ginocchio sinistro a terra e ginocchio destro in squadra.
Intonazione delle vocali, secondo i modelli
a, b, c, d, e, f,
a scelta, variando la posizione delle braccia e delle mani come descritto in seguito :

1° Mani giunte, che racchiudono la parte superiore del ginocchio destro: inspirare, inclinare il busto sino a posare la fronte sul dorso delle mani giunte; intonare le vocali mantenendo la fronte inclinata, aspirare risalendo.

2° Busto inclinato in avanti, la spalla destra appoggiata sul ginocchio destro; le mani dovranno essere distese e appoggiate al suolo, a ciascun lato del piede destro, le dita rivolte verso l'esterno. Inspirare prima di inclinare il busto, e intonare le vocali durante la pausa; inspirare nuovamente e sollevarsi.

3° Intrecciare le dita e posare le mani, con i palmi poggiati al suolo, davanti al piede destro. Inspirare prima di inclinare il busto, cantare mantenendo la postura, inspirare e sollevarsi.

4° Inclinare il busto, intrecciare di nuovo le dita, mani posate con i palmi al suolo, dietro al piede destro; inspirare, cantare e riprendere fiato facendo risalire il busto.

È possibile continuare questo esercizio con le medesime inclinazioni del busto e posizioni delle mani, con il ginocchio destro a terra.
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